Tour Culturale

Un piccolo tour tra i siti di interesse storico della zona

TORRE NORMANNA (a 2,5 km)

E’ una Torre Campanaria, a base rettangolare costruita con materiali provenienti dalla Telesia romana decorata con motivi in laterizio e opus reticulatum in località Vescovado (via Roma).Essa è quanto rimane della Cattedrale della SS. Croce, edificata in epoca normanna e ricostruita successivamente assumendo il nome di S. Maria della Trinità. Fu definitivamente distrutta, per non essere più riedificata, dal terremoto del 1349: l’evento segnò il declino di Telesia, fino alla scomparsa del centro abitato, con conseguente diaspora della già esigua popolazione verso i centri viciniori, e anche la sede vescovile finì per essere trasferita in Cerreto.

il sito della Torre Normanna

ANTICHE TERME IACOBELLI (a 2 km)

E’ il vecchio impianto idrotermale, risalente al 1867, anno di apertura dello stabilimento.

Il vecchio muraglione in tufo grigio e terracotta, con le sue finestrelle ad arco a tutto tondo, e le vasche delle piscine in pietra calcarea delle strutture sono risalenti al 1867, anno di apertura dello stabilimento. Così come dell’epoca ci sono i vecchi camerini, visitabili in zona più nascosta, che disponevano al loro interno di vasche personali di acqua sulfurea. Moderne invece le giostre, dove quotidianamente giocano i bambini, e l’ampio spiazzale in marmo, in cui si intrattengono i ragazzi.

Le Antiche Terme Iacobelli

MURA RETICOLATE E ANFITEATRO di S. Salvatore Telesino (a 5 km)

Le mura dell’antica Telesia hanno una struttura edilizia unica nel suo genere in epoca romana. Le mura sono infatti formate da segmenti arcuati aventi la concavità rivolta verso l’esterno. Alle punte di ciascuno di questi segmenti arcuati erano site le torri, a base circolare o esagonale, nella maggior parte dei casi aventi struttura piena (cioè nelle torri non vi erano aperture).

Questa originalissima tipologia edilizia era stata dettata dall’esigenza di difendere il più possibile la città che non possedeva difese naturali essendo posta in pianura. 

La tecnica difensiva delle mura di Telesia anticipa di sedici secoli la tecnologia del forte bastionato. Le mura funzionavano proprio come il forte bastionato dato che la copertura balistica esterna era molto ampia.

La cinta muraria, ben conservata, è stata costruita con una tecnica edilizia omogenea, in opera incerta o quasi reticolata su di un nucleo cementizio solido. Le torri sono site a distanze regolari (30-45 metri).

Lungo le mura si aprivano tre porte principali ed altre secondarie, riconoscibili lungo il tracciato delle mura.

Le mura erano alte sette metri e larghe due metri circa.

ANFITEATRO (a 5 km)

 

I resti dell’anfiteatro, assieme a quelli delle mura, sono i resti più visibili della città romana dato che pochissime campagne di scavo hanno interessato le altre zone dell’urbe.

L’anfiteatro è ubicato fuori le mura, poco distante da porta di Capua, nel luogo detto Imperiale.

La sua edificazione è coeva a quella dell’anfiteatro romano di Pompei.

Un’epigrafe ricorda che la città aveva deliberato di erigere una statua a Tito Fabio Severo perché aveva offerto a sue spese dei giochi gladiatori, con una famiglia di nani, per cinque volte e con grandi festeggiamenti.

Un’altra epigrafe testimonia che a Telesia era presente una scuola di gladiatori.

Dalle epigrafi si ha notizia dell’esistenza anche di un teatro romano ma la mancanza di scavi archeologici capillari ha impedito di individuare il luogo dove si trovava. Nel teatro si esibirono anche degli attori famosi dell’epoca.

 

le mura reticolate
l’anfiteatro

IL PONTE DI ANNIBALE Cerreto Sannita (a 15km)

Lungo la strada provinciale Cerreto Sannita-Cusano Mutri un monumento in ferro (2004) raffigurante alcuni elefanti segna l’inizio della strada che porta al ponte. Questa strada termina in un’area parcheggio dotata di panchine e dalla quale comincia il sentiero che conduce all’antica architettura.

Il ponte, costruito interamente con l’uso di pietra locale, è costituito da una sola arcata a tutto sesto che sovrasta il corso del fiume Titerno.

Il ponte è lungo 13 metri, ha una larghezza di circa 1,50 metri e ha una luce di 9,15 metri.

Secondo la leggenda sul ponte sarebbe passato il celebre condottiero cartaginese Annibale assieme ai suoi elefanti durante la discesa della penisola al tempo della seconda guerra punica per nascondere un suo bottino di guerra sul vicino monte Cigno. Il ponte venne edificato in epoca romana e successivamente ristrutturato più volte specie dopo il terremoto del 5 giugno 1688 anche se ha conservato nel corso dei secoli la sua fisionomia originaria. 

 

 

il Ponte “di Annibale”

PARCO GEOPALEONTOLOGICO (PALEO-LAB) a Pietraroja (20km)

Il museo è locato nel comune di Pietraroja in provincia di Benevento.

Numerosi sono i fossili di animali e piante scoperti negli anni nel Parco Geopaleontologico; il famoso cucciolo di dinosauro Scipionyx Samniticus (detto “Ciro”) fu scoperto nel 1993; purtroppo a Pietraroja sono pochi i resti fossili, perché molti fossili vengono spostati in L’Italia (Torino, Verona, Napoli) e all’estero (Berlino, Londra, Parigi) per essere restaurati e studiati.

Da alcuni anni è stato completato il Paleo-Lab: in cui i visitatori fanno un “viaggio” fino a 110 milioni di anni fa. Questo “viaggio” nel tempo è fatto:

  1. tramite un ascensore geologico (una sorta di “tele-trasporto” nelle diverse ere geologicche) e,
  2. ripercorrendo, in diverse stanze, le vicende geologiche che hanno contribuito alla trasformazione dell’antica laguna di Pietraroja in una porzione dell’Appennino Matese, la storia delle forme viventi sulla terra, l’identificazione dei fossili della zona e la riscoperta della “parentela” che legano tutte le specie di esseri viventi.

All’interno del museo, si trovano diversi laboratori didattici e un sala proiezioni dedicata alla visione di filmati stereoscopici 3D. Il museo è accessibile ai disabili.

E’ opportuno chiamare prima della visita